2015/16: IL RITORNO IN D

La stagione 2015/16 doveva segnare la svolta, nei campionati precedenti pur ben figurando la squadra non era mai riuscita nemmeno ad entrare nella zona play-off e le soddisfazioni più grandi erano arrivate “solo” dalla conquista della Coppa Disciplina, per ben 6 volte ottenuta dalla nostra società.

Allora il Presidente Silvio Brocco decide di partire dal passato, conferendo l’incarico di Direttore Sportivo a Roberto Giammarino, mitico capitano del Pineto in serie D per più di 10 anni oltre che della risalita dall’Eccellenza con mister Natale nella stagione 94/95. Il mitico Giamma decide per la panchina di affidarsi a mister Giuseppe Donatelli, autore di una buona carriera tra i professionisti e con ottime soddisfazioni anche in panchina, non ultima la storica promozione in CND con il Miglianico.

La squadra è molto forte, vengono confermati Assogna G., Stacchiotti, Cacciatore, Maloku, Vespa, Rachini, Ferretti e viene aggregato il giovane portiere Mazzocchetti (classe 1998) che si rivelerà grande protagonista. Allo stesso modo arrivano in biancazzurro calciatori in grado di fare la differenza in Eccellenza: Fruci, Francia, Cattenari, Scartozzi, Orta, Ndiaye, (Antenucci arriverà con Logoluso nel mercato di riparazione). Il Pineto non parte male, ma se da una parte offre prestazioni convincenti, dall’altra subisce dei passaggi a vuoto che la fa scivolare dalle primissime posizioni.

Così in vetta inizia a delinearsi la fuga della coppia Vastese e Paterno, con gli istoniensi decisi a non mollare la vetta ed i marsicani che ci riprovano dopo la beffa dell’anno prima nella quale avevano perso la promozione al 90′ dell’ultima gara per poi uscire sconfitti dal confronto con il Serpetara, nella gara di semifinale nazionale.

Il gruppo però è molto forte ed oltre a tenere duro in classifica riesce ad andare avanti in Coppa Italia nella quale raggiungerà la finale (la cui vittoria a livello nazionale da diritto alla promozione in D) contro il San Salvo che si disputerà il 3 gennaio 2016. Parte favorita ma purtroppo esce sconfitta per 2-1 nonostante il vantaggio iniziale realizzato da Antenucci.

Alla ripresa del campionato purtroppo subiamo anche la perdita di Giuseppe Rachini, vittima della rottura del legamento crociato anteriore della gamba destra durante la gara contro l’Acqua e Sapone è costretto all’intervento chirurgico e la stagione è già finita per lui.

Come un fulmine a ciel sereno a fine maggio arrivano le dimissioni di mister Donatelli, i suoi sono problemi di salute con i quali è difficile rendere compatibile l’attività di allenatore, così arriva la decisione della società di sostituirlo e dopo aver vagliato vari nomi si opta per la decisione più impensabile o forse la più logica possibile, in ogni caso il nome è altisonante: Aldo Ammazzalorso.

Bandiera da giocatore e da allenatore, tanti anni prima, il mister prende la squadra per mano e cerca di ricreare serenità ed equilibrio all’interno dello spogliatoio. Non mancano le battute d’arresto, ma la marcia giusta è innestata. Tra alti e bassi il Pineto aggancia la zona dei play-off per 1 punto e la coinserva fino al termine della stagione.

La griglia degli spareggi dice che il Paterno, beffato per 1 punto per la seconda volta consecutiva, accede direttamente alla finale regionale, mentre il Pineto se la vedrà con lo stupefacente Martinsicuro di mister Guido Di Fabio in turno unico casalingo, nel quale basta il pareggio. La partita è da evitare per i cardiopatici, infatti ad una prima fase perfetta dei nostri con il vantaggio di Antenucci segue un clamoroso blackout che porta gli ospiti prima al pareggio e poi al vantaggio per 2-1. La gara è giocata su un campo pesante a causa dell’insitente pioggia ed i ragazzi sembrano smarriti. La dea bendata però stavolta giunge benefica e così il portiere ospite che indugia troppo prima di rimettere la palla ing gioco si vede sventolare il cartellino giallo, il secondo, che vale l’espulsione e la beffa ospite, visto che erano state effettuate le 3 sostituzioni e così in porta va un calciatore di movimento.

Cacciatore è bravo e lesto a beffare l’improvvisato nr. 1 direttamente da calcio di punizione, il gol del definitivo 3-2 giungerà poi grazie ad un’azione solitaria di Ndiaye. Il primo round è andato, ora il prossimo ostacolo è il Paterno da affrontare in turno unico su campo neutro (scelto il Petruzzi di Città S.Angelo). L’imperativo è vincere, infatti in caso di parità si giocheranno i tempi supplementari ma non i rigori ed avrebbe la meglio la squadra meglio classificata in regular stagione, cioè il Paterno.

Il Pineto riesce a spuntarla anche questa volta, il risultato finale è di 1-0 grazie al gol di Cacciatore giunto al termine di un’azione molto contestata dagli avversari che indicano il guardalinee con la bandiera alzata, ma con l’arbitro che non ravvede l’irregolarità. Il Paterno si innervosisce e non riesce a reagire, terminerà la gara in 8.

A questo punto ci aspetta la semifinale nazionale, ce la vediamo con lo Sporting Fiumicino che disputa le gare casalinghe nell’impianto di Fregene. Alla trasferta partecipano in massa i tifosi biancazzurri che vengono accolti in maniera esemplare dalla squadra ospitante che riserva loro un trattamento eccezionale, prima e dopo la gara. Anche in questa occasione il Pineto sfodera una prestazione super e riesce a spuntarla per 2-0 con i gol di Cacciatore e Ndiaye. Straordinaria la parata di Simone Mariani che nega l’1-1 del Fiumicino su una punizione dal limite insidiosissima. Il ritorno dovrebbe essere tranquillo, invece i laziali che non hanno nulla da perdere si producono in un assalto all’arma bianca e riescono a segnare all’ultimo minuto del primo tempo. Ci sarà da soffrire ma i nostri sono bravi a gestire la palla ma imprecisi nelle occasioni che potrebbero valere il pari. Sugli scudi Cattenari autore di almeno 3 interventi decisivi.

Arriviamo così all’ultimo atto della stagione. Nella finale nazionale affrontiamo il Subasio (Assisi) che nel turno precedente con 2 pareggi ha eliminato il Rolo. La prima gara è in trasferta, si gioca il 5 giugno ed a una prima fase del match nella quale il Pineto è padrone del gioco fa seguito una di maggiore sofferenza in seguito all’espulsione del portiere Cattenari al quale subentra Mazzocchetti (classe 1998) che però non lo farà rimpiangere. Così mentre al “Mimmo Pavone – Alessandro Mariani” si disputa la finale del 5° Memorial tra Stella Rossa Belgrado e Cagliari, Logoluso segna il gol dell’1-0 su rigore.

Il ritorno è la domenica successiva 12 giugno 2016, ed in tribuna c’è un pubblico mai visto prima. Si potrebbe gestire il risultato dell’andata, ma non è nella nostra indole. La prima frazione fil via abbastanza liscia, fatta eccezione per un’occasione di Antenucci che si ferma sul palo ed un salvataggio sulla linea prodigioso di Cacciatore.

La ripresa è invece un film. Al 2° minuto, al termine di una bella ripartenza gli ospiti passano ed azzerano lo svantaggio dell’andata. 10 minuti ancora ed arriva il penalty per gli umbri, in caso di gol al Pineto servirebbero 2 gol per acciuffare la qualificazione, ma non occorre, Mazzocchetti compie il miracolo e para il rigore. Una manciata di minuti ed ora siamo noi in attacco quando il subentrato Ndiaye si produce in un’incursione delle sue ed ottiene rigore ed espulsione del difensore ospite.

Batte lo stesso Ibra e segna 1-1. Il Pineto è rinfrancato e su unoscambio dello stesso attaccante con Cacciatore arrivca il definitivo 2-1. Capolavoro terminato e serie D conquistata.

Il tabellino della gara:

Pineto: Mazzocchetti, Maloku, Assogna, Scartozzi, Stacchiotti, Fruci, Colleluori (dal 1′ s.t. Di Donato), Logoluso, Antenucci (dal 5′ s.t. Ndiaye), Cacciatore, Vespa (dal 43 ‘ s.t. Orta). A disposizione: Mariani, Ferretti, Antonini, Lahbi. Allenatore: Ammazzalorso.

Subasio: Rossi, Fagotti, Bolletta, Bernicchi, Cenerini, Baronci (dal 28′ s.t. Isotti), Petterini, Gramaccia, Porricelli, Bevilacqua, Ameti (dal 15′ p.t. Justufi e dal 21′ s.t. Bellomo). A disposizione: Fasci, Loreti, Cavallucci, Martino. Allenatore: Cocciari

Arbitro: Morabito di Tauriannova.

Reti: 2′ s.t. Porricelli, 21′ s.t. (p) e 28′ s.t. Ndiaye.

Ammoniti: Scartozzi, Ndiaye, Fruci (P); Porricelli, Baronci (S).

Note: Spettatori 700.