1950: NASCE LA SOCIETÀ POPI PINETO

Nel 1950 nasce ufficialmente la società POPI, Polisportiva Pinetese.
I soci fondatori furono: Pasqualino Italiani presidente, Salvatore Di Febo Vice-Presidente, Antonio Passerini segretario, Pierino Daidone cassiere, Ettore Santarelli, Umbero Di Febo, Giuseppe Marucci, Nicola Savini, Luigi Urbini, Dante De Gabrielis, Ferdinando Di Febo, Giuseppe Nocella, Sabatino Assogna, tutti consiglieri. Le prime maglie erano verdi con banda bianca sul petto e furono cucite da lolanda Daidone. Le seconde erano di colore azzurro con scudetto raffigurante un pino dipinto ad olio. Furono confezionate dalla Ditta Colaprico su diretto interessamento del principale, il Comm. Giuseppe Colaprico, che fece ricamare sulla seta anche il primo gagliardetto (andato purtroppo smarrito) dalle proprie operaie.
Dopo l’affiliazione, la nuova società continuò l’attività amatoriale anche nell’annata sportiva 1950-51. Ci fu una serie interminabile di partite amichevoli soprattutto con formazioni di Pescara. Contro il pastificio De Cecco ci fu una vittoria del Pineto per 4 a 2 il 26 marzo 1950. Il giorno di Pasqua, poi, fu molto importante la partita con ii Florio. Vinse il Pineto per 3 a 2 con doppietta del giovanissimo e promettente Francesco Rapini. Molto sentite erano anche le partite con ii Silvi che, nel frattempo, con la passione di Ughetto Di Febo aveva allestito una squadra ben attrezzata.

E’ rimasto memorabile di quel tempo lo sbarco di circa 100 “silvaroli” al campo di Pineto con 7/8 battelli a vela, in dialetto “li piliche“, attrezzati per la pesca delle sarde. Pare che vi fossero anche un paio di lancette, le ultime rimaste dopo la guerra. Da alcune testimonianze raccolte nell’ambiente marinaro di Silvi, la pittoresca spedizione venne organizzata spontaneamente prima di andare a “sardinare” per una vendetta nei confronti dei pinetesi che in una partita disputata a Silvi non si erano comportati troppo bene.
“Fu una partita molto emozionante” racconta Carlo Gaboli. “Ricodo che sull’ 1-1 calciai fuori un rigore deliberatamente. Mi spaventò la frase se segni ti rompo le gambe pronunciata da un tifoso avversario (non ricordo chi fosse) che mi guardava bieco dietro la porta”.
Lo sbarco dei tifosi di Silvi dal mare fu una mossa vincente ed infatti la partita fu vinta dagli ospiti per 2-1, nonostante l’arbitraggio casalingo di Pierino Daidone (secondo la sua testimonianza). Per la cronaca, un giocatore del Silvi, un certo Orlando, si fratturò una gamba. Naturalmente, alla fine della partita, ci fu una gigantesca rissa dove si distinse come boxeur Geremia Cerolini ed anche diverse donne che si accapigliarono.

(testo amichevolmente concesso da Enrico Romanelli)